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jueves, 8 de marzo de 2012

Lucio che sei in cielo

Quante fesserie, quanta invidia, quanta malignitá, quanta voglia di creare scandalo, di mettersi in prima fila senza essere nessuno, voglia di far male.
Le dichiarazioni della Signora Annunziata non sono altro che la miseria intellettuale di chi non capisce niente, di chi non sa niente. L’ignoranza é pericolosa, ma se le aggiungi un microfono e delle telecamere diventa pericolosissima, micidiale.
Signora Annunziata, quando uno muore, quello che vuole é stare tranquillo, riposare in pace e non sentire dall’aldilá un sacco di stupidaggini come quelle che lei ha proferito.
Sigora mia impari almeno a parlare, non si seppellisce nella cattedrale, non si celebra la morte di nessuno, si celebra un funerale. In un minuto e pochi secondi ne ha dette di fesserie.
Si guardi allo specchio se ha il coraggio. Non mi venga a dire e a raccontare stupidaggini sulla morale della chiesa, sulla morale del popolo italiano. Dalla era un genio e con chi andasse a letto é una cosa irrilevante: non gliene frega niente a nessuno e la sua grandezza non si ricorderá per il fatto che fosse gay o no, questi sono affari che riguardano soltanto a lui. La smetta di dire cretinate e abbia un po’ di rispetto per i morti, gli italiani ne hanno parecchio, ma forse lei non sa neanche dove sta di casa. Adesso lei sará contenta:  é riuscita ad essere una persona che ha cercato di screditare un genio. Ha avuto il suo minuto di gloria approfittando di un fatto luttuoso. Ha solo fatto una pagliacciata. Impari un pó dalla musica, che non ha sesso né politica anche se vogliono assolutamente politicizzarla. Lasci stare i morti e cerchi di fare qualche cosa di piú interessante invece di ricorrere a banalitá e pettegolezzi da sottoscala e cercare di screditare un genio come Dalla;  lei, cara signora, si é screditata da sola come ha messo in mostra la sua malignitá e la poca classe.
A Radio Padania: Dalla era un compositore, interprete e per vostra disgrazia, Italiano, dell’Italia che va dal nord al sud, della mia Italia e per fortuna dell’Italia della stragrande maggioranza, ma non me ne frega niente di dove era, ne mi importa della sua ideologia, né la sua tendenza sessuale. Questo importa solo a coloro che fanno un discorso effimero e senza sostanza. Sicuramente non era della vostra ideologia, nata con la mentalitá dei bottegai, la sua era la mentalitá di un genio. Se nella canzone  “Milano” Dalla dice “Ti fa una domanda in tedesco e ti risponde in siciliano” é propio perché la “grandezza” della vosta padania, vi piaccia o no,  é stata fatta anche con il sudore e la vita di coloro che sono dovuti venire dal sud  a lavorare nell’industria. “E si fará l’amore per intere settimane”, sì cari miei, si puó lavorare e fare l’amore tutti i giorni, ma questo é destinato solo a chi ha anima, cuore e sensibilitá, non  é certamente destinato ha chi ha un misero biglietto da Euro invece di anima, cuore e sensibilitá. Piantatela di fare dei discorsi che solo fanno ridere i polli e piantatela di dire se sua madre era o non era del nord perché certe dichiarazioni sono razziste,  ma voi siete piú vicini al MEIN KAMPF che alla creativitá, alla sensibilitá di un genio come Dalla. Mi dispiace per voi, per la vostra profonda ignoranza, per la vostra mentalitá razzista e discriminatoria. Poveri di spirito, poveri in tutto, forse di soldi no, questo é il “live motive”  della vostra ideologia,  e non dite tante idiozie tipo che il “Gesú Bambino” della canzone “4/3/43” era figlio di una puttana. “Ed un giorno lui prese mia madre sopra un bel prato, l’ora piú dolce prima di essere ammazzato” imparate a leggere le parole e non le interpretate a modo di un fondamentalista, se tutti i figli che nascono fuori da un matrimonio sono “figli di puttana”, chiedete le vostre origini e forse vi spaventerete.
Se Gesú sulla croce, perdonó i ladri e a María Maddalena (che era una prostituta, per chi non lo sapesse), chi siete voi per stimmatizzare una canzone? La risposta é facile: non siete nessuno.
Laciate in pace i morti e trattateli con piú  rispetto e prima di nominare Dalla, sciaquatevi la bocca.
Aldo Mariotti

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